
Cosa fare se il bambino ha la febbre alta?
La febbre con temperature superiori ai 39 gradi può essere fonte di grande preoccupazione ma, di per sé, non è indice di una malattia grave.
A volte può capitare che da una situazione di assoluta normalità, la fronte del bambino inizi a scottare e la temperatura sfiori o superi addirittura i 39 gradi. Quando accade, ci si preoccupa in maniera particolare perché solitamente si tende a credere che se la febbre è alta, anche la patologia sia più grave. In realtà le cose non stanno proprio così, poiché l’entità del rialzo febbrile varia da individuo a individuo, anche con identiche condizioni di partenza.
Più che concentrarsi sul termometro, è fondamentale valutare le condizioni generali del bambino: se gioca, mangia, riposa ed è di umore discreto, le preoccupazioni possono cedere il passo a una vigile serenità. Inappetenza e sonnolenza possono essere considerate “normali”, così come un leggero peggioramento attorno alle 18 nel momento di massimo rialzo febbrile.
A volte il rialzo febbrile può essere la prima manifestazione di una malattia esantematica. Ci riferiamo essenzialmente a morbillo, rosolia e anche varicella, che oggi sono meno frequenti di un tempo, perché per alcune di esse è disponibile il vaccino. Va anche ricordato che non tutte le malattie esantematiche sono causate da virus: ci sono anche patologie batteriche, come ad esempio la scarlattina e la quarta malattia.
La quinta e la sesta malattia sono invece di natura virale.