
Qual è l’alimentazione migliore in caso di febbre?
L’inappetenza, nel bambino con febbre, è molto comune, e in molti casi anticipa addirittura il rialzo febbrile. Vediamo quali accorgimenti adottare per proporre al bambino il menu più adatto al suo palato, senza forzarlo a mangiare.
Sfatiamo subito un mito: non è vero che mangiando tanto si è più forti per debellare la malattia, anzi. La diminuzione dell’appetito è indice del fatto che il corpo sta combattendo per debellare l’aggressione a cui è sottoposto, traendo l’energia dalle proprie riserve. A questo fenomeno può quindi associarsi un leggero calo ponderale, ma più che al rifiuto dei cibi solidi, è importante fare attenzione ai segni di disidratazione.
La disidratazione è infatti, a sua volta, causa dell’aumento di temperatura.
I bambini allattati al seno devono essere attaccati più spesso e liberamente, anche perché la composizione del latte materno ha degli elementi che aiutano a debellare le infezioni.
E se il bambino è più grande e non vuole bere?
È bene scegliere bevande gustose: centrifughe e frullati di frutta fresca, spremute, succhi rigorosamente senza zucchero, così come il latte, che è un alimento completo perché è ricco di acqua, proteine, grassi e carboidrati.
In ogni caso, è opportuno proporre al bambino cibi freschi e leggeri, evitando sapori troppo decisi. Lo yogurt, ad esempio, è un alimento fresco e nutriente, e i cereali, in barrette da sgranocchiare o preparati in insalata, sono una valida alternativa.
Un altro toccasana è la frutta: kiwi e arance sono ricchissimi di vitamina C, mele, pere e tutta la frutta fresca assicurano le fibre, e noci, pinoli e mandorle forniscono un consistente apporto di calorie e vitamina E.
Un consiglio: rispettiamo la filosofia del “poco e spesso”! Una volta che la malattia sarà passata, l’appetito tornerà velocemente e il recupero, come spesso accade nei bambini, sarà anche più veloce di quanto ci si aspetti.